Le SHOKZ OpenRun Pro promettono un’esperienza rivoluzionaria grazie alla tecnologia a conduzione ossea, che permette di ascoltare musica mantenendo le orecchie libere. Tuttavia, per quanto l’idea sia intrigante, l’esperienza complessiva potrebbe non soddisfare le aspettative di tutti. Ecco un’analisi approfondita su design, comfort, qualità audio, app e confronto con le OpenRun standard.
Design e comfort: un punto forte delle OpenRun Pro
Le SHOKZ OpenRun Pro sono estremamente leggere e dotate di un design minimalista, pensato per chi pratica sport o vuole ascoltare musica senza isolarsi dal mondo esterno. Il dispositivo si posiziona dietro la testa, appoggiandosi delicatamente sopra le orecchie.
Dal punto di vista del comfort, sono difficili da criticare: non si avvertono punti di pressione, anche dopo lunghe sessioni di utilizzo. Questo aspetto le rende ideali per corridori e ciclisti che desiderano rimanere consapevoli dell’ambiente circostante.
Qualità audio: un grande punto debole
Nonostante il clamore attorno alle OpenRun Pro, la qualità audio è un aspetto deludente. Il suono è fortemente sbilanciato sui medi, con bassi praticamente assenti. Questo compromette l’esperienza d’ascolto per molti generi musicali, specialmente quelli che beneficiano di una buona profondità nei bassi, come l’elettronica o l’hip-hop.
Rispetto alle versioni standard (OpenRun), il miglioramento audio è minimo, se non inesistente. Per gli utenti che si aspettano un suono ricco e bilanciato, queste cuffie rischiano di risultare una grande delusione.
La tecnologia a conduzione ossea: pro e contro
La tecnologia a conduzione ossea è un punto distintivo. Permette di ascoltare la musica senza coprire il canale uditivo, il che garantisce maggiore sicurezza in ambienti trafficati. Tuttavia, questa tecnologia presenta limiti evidenti in termini di fedeltà audio. Per gli audiofili o chi cerca una qualità sonora immersiva, la conduzione ossea non è all’altezza delle cuffie tradizionali o degli auricolari in-ear.
App companion: utile ma non rivoluzionaria
L’app SHOKZ è funzionale e offre alcune opzioni di personalizzazione per il suono e gli aggiornamenti firmware. Tuttavia, non introduce funzionalità particolarmente innovative. Risulta sufficiente per le esigenze di base, ma non migliora significativamente l’esperienza complessiva.
Durata della batteria: un aspetto positivo
Le OpenRun Pro vantano un’autonomia fino a 10 ore, che è adeguata per l’uso quotidiano o per lunghe sessioni di allenamento. La funzione di ricarica rapida è un’aggiunta utile, consentendo fino a 1,5 ore di riproduzione con soli 5 minuti di carica.
Conclusioni: un prodotto sopravvalutato?
Personalmente penso che sia un po sopravvalutato solo perchè il rapporto qualità/prezzo non è affatto giustificato. Dicono di aver migliorato i bassi e la qualità audio con la versione 2, che non ho mai provato, però provando le Standard e le Pro v1 sono rimasto deluso in entrambe i casi.
Personalmente in questo momento sto preferendo le LinkBuds di casa Sony quando devo fare uscite in strada e voglio sentire ciò che mi circonda.
Alternative consigliate
Se cerchi un suono più ricco e immersivo, potresti considerare alternative come gli auricolari true wireless (es. Sony LinkBuds o Jabra Elite) o cuffie sportive con design tradizionale. Se invece sei interessato esclusivamente alla sicurezza e al comfort durante l’attività fisica, le OpenRun Pro possono comunque rappresentare una scelta valida, purché tu non abbia aspettative troppo alte sulla qualità sonora.